La Suprema Corte e il valore confessorio della dichiarazione dell'investitore resa su modulo prestampato dalla banca
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Fonte:
www.cortedicassazione.it
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Provvedimento:
Cassazione civile, sez. I, 31 Agosto 2020, n. 18122. Pres. Genovese. Est. Amatore.
La Suprema Corte, con ordinanza n. 18122 del 31 agosto 2020, pronunciata dalla Sez.I , ha ribadito che:
"...secondo la giurisprudenza espressa da questa Corte, in tema d'intermediazione finanziaria, la dichiarazione resa dal cliente, su modulo predisposto dalla banca e da lui sottoscritto, in ordine alla propria consapevolezza circa le informazioni ricevute sulla rischiosità dell'investimento suggerito e sollecitato dalla banca e della inadeguatezza dello stesso rispetto al suo profilo d'investitore, non costituisce dichiarazione confessoria in quanto rivolta alla formulazione di un giudizio e non all'affermazione di scienza e verità di un fatto obiettivo (cfr. Sez. 1, Sentenza n. 4620 del 06/03/2015; Cass. Sez. 1, Sentenza n. 6142 del 19/04/2012)."