La Suprema Corte si pronuncia sulla presunzione di sussistenza del nesso di causalità nei giudizi di responsabilità contro gli intermediari finanziari
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Fonte:
www.cortedicassazione.it
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Provvedimento:
Cass. Civ., Sez. I, 17 aprile 2020, n. 7905 - Pres. De Chiara, Rel. Scotti
Con sentenza del 17 aprile 2020, n. 7905, la I Sez. civ. della Corte di Cassazione, Rel. Scotti, ha sancito il presente principio di diritto:
«Dalla funzione sistematica assegnata all'obbligo informativo gravante sull'intermediario, preordinato al riequilibrio dell'asimmetria del patrimonio conoscitivo-informativo delle parti in favore dell'investitore, al fine çli consentirgli una scelta realmente consapevole, scaturisce una presunzione legale di sussistenza del nesso causale fra inadempimento informativo e pregiudizio, pur suscettibile di prova contraria da parte dell'intermediario; tale prova, tuttavia, non può consistere nella dimostrazione di una generica propensione al rischio dell'investitore, desunta anche da scelte intrinsecamente rischiose pregresse, perché anche l'investitore speculativamente orientato e disponibile ad assumersi rischi deve poter valutare la sua scelta speculativa e rischiosa nell'ambito di tutte le opzioni dello stesso genere offerte dal mercato, alla luce dei fattori di rischio che gli sono stati segnalati.»