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La natura delle sanzioni comminabili nei confronti degli esponenti aziendali ai sensi del Testo Unico Bancario. Riflessioni a margine di due recenti pronunce della Suprema Corte

  • Fonte:

    www.dirittopenalecontemporaneo.it

  • Autore:

    F. URBANI

Allegati:
La natura delle sanzioni comminabili nei confronti degli esponenti aziendali ai sensi del Testo Unico Bancario. Riflessioni a margine di due recenti pronunce della Suprema Corte

Segnaliamo ed alleghiamo l'interessante articolo a firma dell'Avv. Federico Urbani, La natura delle sanzioni comminabili nei confronti degli esponenti aziendali ai sensi del Testo Unico Bancario. Riflessioni a margine di due recenti pronunce della Suprema Corte, pubblicato in www.dirittopenalecontemporaneo.it. 

Nota a Cass. civ., Sez. II, sent. 24 febbraio 2016, n. 3656, Pres. Bucciante, Rel. Matera, e Cass. civ., Sez. II, sent. 28 settembre 2016, n. 19219, Pres. Petitti, -Rel. Criscuolo.

 

Abstract. Con le pronunce in commento, la Corte di Cassazione ha sancito la natura “amministrativa” delle sanzioni comminabili nei confronti degli esponenti aziendali bancari ai sensi del previgente articolo 144 TUB, applicabile ratione temporis ai casi sottoposti allo scrutinio del Giudice di legittimità. Tuttavia, tale norma è stata recentemente riformata per mano del Decreto Legislativo 12 maggio 2015, n. 72, che ha trasfuso le citate disposizioni sanzionatorie nel nuovo articolo 144-ter TUB. Le pronunce in esame hanno pertanto indotto l’interprete a chiedersi se la ricordata soluzione possa essere tuttora accolta, data l’evidente afflittività delle sanzioni di cui al novellato articolo 144-ter TUB. Il presente contributo effettua un’indagine circa la natura sostanziale delle citate sanzioni – sia essa amministrativa oppure penale – alla luce dei “criteri Engel”, analizzati e ribaditi in più occasioni dalla Corte EDU, da ultimo nel noto caso Grande Stevens e altri c. Italia.

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. I “criteri Engel”. – 3. Le sanzioni amministrative (sostanzialmente penali) in materia di abusi di mercato previste dal Testo Unico della Finanza. – 4. La natura delle sanzioni comminabili nei confronti degli esponenti aziendali ai sensi del Testo Unico Bancario. – 5. La desumibilità a contrario della natura penale delle vigenti sanzioni previste dal Testo Unico Bancario nella recente giurisprudenza della Suprema Corte.

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La natura delle sanzioni comminabili nei confronti degli esponenti aziendali ai sensi del Testo Unico Bancario. Riflessioni a margine di due recenti pronunce della Suprema Corte

Segnaliamo ed alleghiamo l'interessante articolo a firma dell'Avv. Federico Urbani, La natura delle sanzioni comminabili nei confronti degli esponenti aziendali ai sensi del Testo Unico Bancario. Riflessioni a margine di due recenti pronunce della Suprema Corte, pubblicato in www.dirittopenalecontemporaneo.it. 

Nota a Cass. civ., Sez. II, sent. 24 febbraio 2016, n. 3656, Pres. Bucciante, Rel. Matera, e Cass. civ., Sez. II, sent. 28 settembre 2016, n. 19219, Pres. Petitti, -Rel. Criscuolo.

 

Abstract. Con le pronunce in commento, la Corte di Cassazione ha sancito la natura “amministrativa” delle sanzioni comminabili nei confronti degli esponenti aziendali bancari ai sensi del previgente articolo 144 TUB, applicabile ratione temporis ai casi sottoposti allo scrutinio del Giudice di legittimità. Tuttavia, tale norma è stata recentemente riformata per mano del Decreto Legislativo 12 maggio 2015, n. 72, che ha trasfuso le citate disposizioni sanzionatorie nel nuovo articolo 144-ter TUB. Le pronunce in esame hanno pertanto indotto l’interprete a chiedersi se la ricordata soluzione possa essere tuttora accolta, data l’evidente afflittività delle sanzioni di cui al novellato articolo 144-ter TUB. Il presente contributo effettua un’indagine circa la natura sostanziale delle citate sanzioni – sia essa amministrativa oppure penale – alla luce dei “criteri Engel”, analizzati e ribaditi in più occasioni dalla Corte EDU, da ultimo nel noto caso Grande Stevens e altri c. Italia.

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. I “criteri Engel”. – 3. Le sanzioni amministrative (sostanzialmente penali) in materia di abusi di mercato previste dal Testo Unico della Finanza. – 4. La natura delle sanzioni comminabili nei confronti degli esponenti aziendali ai sensi del Testo Unico Bancario. – 5. La desumibilità a contrario della natura penale delle vigenti sanzioni previste dal Testo Unico Bancario nella recente giurisprudenza della Suprema Corte.

Tags: articolo 144ter TUB, abusi di mercato, natura delle sanzioni, Cass civ, Sez II, sent 24 febbraio 2016, n 3656, Cass civ, Sez II, sent 28 settembre 2016, n 19219,
Studio Commerciale Mantovano - 2016